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L'ARLECCHINO D'ORO


 Paoli Poli
PREMIO DE L'ARLECCHINO D'ORO 2003 A PAOLO POLI

Attore, regista, drammaturgo fra i più interessanti e versatili del panorama italiano, Paolo Poli ha iniziato la sua carriera lavorando con Aldo Trionfo a La Borsa di Arlecchino, luogo genetico fra i più significativi del teatro sperimentale italiano, sorto a Genova negli anni Cinquanta. A far data dal 1961, Poli si fa autore di una serie di fortunati spettacoli, i cui testi compone liberamente assemblando fonti letterarie, popolari e colte, per farli suoi in una operazione drammaturgia seconda, condotta nelle vesti di attore e regista, secondo una tecnica di creazione globale che può trovare le sue remote origini nella commedia dell’arte. Una personalissima modalità di rivisitazione di testi letterari d’autore, noti e meno noti, montati in scena attraverso l’alternanza con siparietti comici da avanspettacolo, contraddistingue un secondo versante dell’attività artistica di Poli, articolandosi nella intima commistione dello spartito verbale con provocatorie e sempre originali colonne sonore in cui Poli rivela notevoli doti belcantistiche, con una predilezione per i falsetti cui si accompagna la passione per il tratteggio di graffianti ritratti en travesti.

Attingendo a piene mani alla cultura grande e piccola dell'Italia tra fine Ottocento e secondo dopoguerra, accostata con piglio affettuoso e raffinata consapevolezza letteraria, Poli appunta i suoi strali, affabilmente ma puntualmente satirici, contro la retorica e l'ipocrisia di una società che non trova una sua dimensione grande, e ne colpisce le permanenze piccolo borghesi coniugando alla satira di costume, la parodia e il funambolismo, la malinconia, il guizzo farsesco e il divertissement cabarettistico.

Attraverso allestimenti sempre attentissimi sotto il profilo scenografico e costumistico, di cui cura personalmente la regia, Poli è spesso interprete unico sulla scena, dove impone con garbo e discrezione un modo spiccatamente personale e perciò inconfondibile di fare e interpretare teatro satirico, indifferente al dileggio politico di attualità, alla prospettiva meramente cronistica del cabaret, alla risata per la risata, e attento a ricercare la profondità delle osservazioni critiche per stemperarla nella leggerezza di una garbata e apparentemente spensierata ironia.

Motivazione: «Per i suoi meriti artistici che fanno di lui una delle figure più significative e originali del teatro italiano d’oggi e, in particolare, per la speciale qualità della sua arte che intreccia intimamente talenti e competenze di drammaturgo, attore e regista, in consonanza con l’antica e nobile tradizione del teatro dell’arte, si conferisce a Paolo Poli il premio Arlecchino d’Oro 2003».

 Edizioni de L'Arlecchino d'Oro
2005: Presentazione, Spettacoli, Approfondimenti  
2004: Presentazione, Premio, Spettacoli 2003: Presentazione, Premio, Spettacoli, Stampa
2002: Contributo 2001: Presentazione, Premio, Spettacoli, Stampa
2000: Presentazione, Premio, Spettacoli 1999: Presentazione, Premio, Spettacoli

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