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NEWS
 01.10.2008 - RIPARTE LA NUOVA STAGIONE MANTOVA TEATRO 08-09!
 
Martedì 7 ottobre 2008, ore 11.00 - Teatro Ariston
Compagnia Teatro di Animazione StultiferaNavis
VISIONI CONTEMPORANEE DELLA MARIONETTA
regia Alessandra Amicarelli
spettacolo gratuito fuori abbonamento
 
Martedì 18 novembre 2008, ore 21.00 - Teatro Sociale

Prima Show srl - Ars. Creazione e Spettacolo

ROMANTIC COMEDY
di Bernard Slade, con Marco Columbro
regia Alessandro Benvenuti
 
Venerdì 28 novembre 2008, ore 21.00 - Teatro Sociale
Compagnia delle Indie Occidentali
LA PANNE ovvero La notte più bella della mia vita
di Friedrich Dürrenmatt, con Gianmarco Tognazzi
regia Armando Pugliese
 
Lunedì 1 dicembre 2008, ore 21.00 - Teatro Bibiena
Teatro Regionale Alessandrino
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
SYNAGOSYTY di Gabriele Vacis e Aram Kian
regia Gabriele Vacis
spettacolo gratuito fuori abbonamento
 
Giovedì 4 dicembre e venerdì 5 dicembre 2008
ore 21.00 - Teatro Sociale
Ballandi Entertainment
SOLA ME NE VO
di Giampiero Solari, Riccardo Cassini,
Vincenzo Cerami e Mariangela Melato
regia Giampiero Solari, con Mariangela Melato
spettacolo di venerdì 5 dicembre fuori abbonamento
 
Martedì 13 gennaio 2009, ore 21.00 - Teatro Ariston
CTB Teatro Stabile di Brescia - Le Belle Bandiere

HEDDA GABLER di Henrik Ibsen

regia Elena Bucci
 
Lunedì 19 gennaio 2009, ore 21.00 - Teatro Sociale
Compagnia Teatri Possibili
RICCARDO III di William Shakespeare
regia Corrado d’Elia
 
Giovedì 29 gennaio 2009, ore 21.00 - Teatro Ariston
Teatro Stabile delle Marche - LeArt
GABBIANO - IL VOLO da Anton Cechov
regia Leo Muscato
 
Martedì 17 febbraio 2009, ore 21.00 - Teatro Sociale
Accademia Teatrale Campogalliani
FOIBE ROSSE
vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel 1943
di Frediano Sessi
regia Aldo Signoretti
 
Martedì 3 marzo 2009, ore 21.00 -Teatro Sociale
Compagnia delle Indie Occidentali-. Polis Cultura
VESTIRE GLI IGNUDI di Luigi Pirandello
con Luigi Diberti e Vanessa Gravina
regia Walter Manfrè
 
Martedì 10 marzo 2009, ore 21.00 -Teatro Ariston
Quelli di Grock
CAOS di Valeria Cavalli e Claudio Intropido
regia Claudio Intropido
 
Lunedì 16 marzo 2009, ore 21.00 - Teatro Sociale
SUPERBANDA IN TECHNICOLOR
La Banda Osiris
 
Lunedì 23 marzo 2009, ore 21.00 -Teatro Ariston
Teatro Festival Italia - Nuovo Teatro Nuovo

PER AMLETO da William Shakespeare

regia Michelangelo Dalisi
 
Lunedì 30 marzo 2009, ore 21.00 -Teatro Ariston
Società per Attori - Spoleto 51 Festival dei Due Mondi
CARNET DE NOTES
di e con Franca Valeri, regia Giuseppe Marini
 
Martedì 7 aprile 2009, ore 21.00 -Teatro Sociale
Ars. Creazione e Spettacolo
Fondazione Banca Agricola Mantovana
Atlante Film
CASAMATTA VENDESI di Angelo Orlando
regia Angelo Orlando
 
 

Biglietti in vendita la sera dello spettacolo (un’ora prima) presso il Teatro Ariston o il Teatro Sociale

Interi: posto numerato platea 15,00 euro
palchi, loggia e loggione12,00 euro

Studenti: 6,00 euro, qualora il biglietto venga acquistato in prevendita

Per una classe di almeno 8 studenti: biglietto omaggio per l’insegnante accompagnatore

Ingresso gratuito per disabile ed eventuale accompagnatore
 
Abbonamenti in vendita dal 6 ottobre al 18 novembre 2008
Posto numerato platea per 13 spettacoli
Interi: 130,00 euro
Studenti: 52,00 euro
 
Abbonamenti e prevendita presso Spazio Mtt
martedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19
giovedì, sabato e nei giorni di spettacolo
dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19
via San Longino 1/b - Mantova - tel. 0376 363079
vendita online www.ticketone.it
 
Gli abbonati avranno diritto alla riduzione per i tre spettacoli
della rassegna Danza presso il Teatro Ariston di Mantova
 
 25.07.2008 - MASTER IN SCIENZE E TECNICHE DELLO SPETTACOLO A MANTOVA
MASTER!
 

Grazie al Progetto Mantova terra di teatro, Mantova e la sua provincia accoglieranno una straordinaria esperienza formativa. L’Università degli Studi di Parma, in collaborazione con la Fondazione Ater Formazione e la Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, porterà nella nostra città il Master Universitario di I° Livello in Scienze e Tecniche dello Spettacolo. Organizzazione e gestione del teatro e degli eventi di spettacolo dal vivo.

Il corso, che richiede un impegno di 1500 ore comprensive di lezioni frontali, laboratori, studio individuale e stage, si propone di fornire competenze specifiche sull’organizzazione, la gestione, l’economia, la legislazione, la comunicazione di produzioni teatrali e di eventi spettacolari, oltre che dare gli strumenti metodologici e critici per acquisire competenze sui linguaggi espressivi, le tecniche e i contesti delle manifestazioni nel campo dello spettacolo dal vivo.

Le figure professionali formate dal Master sono: collaboratore alle attività di produzione, organizzazione e promozione delle attività teatrali e musicali; responsabile e collaboratore di uffici stampa e comunicazione delle aziende di produzione di spettacolo e di eventi; organizzatore, collaboratore, direttore artistico di eventi; organizzatore e direttore di laboratori e attività didattiche nel campo dello spettacolo.

Le lezioni si svolgeranno presso l’aula della Biblioteca Mediateca Gino Baratta di corso Garibaldi 88, Mantova. Sono inoltre previste lezioni speciali, di norma laboratoriali, presso altri comuni della provincia di Mantova, partner del Progetto Mantova terra di teatro.

 
Informazioni e bando su www.unipr.it
 

Durata del Corso: annuale

Inizio delle lezioni: febbraio 2009 - Termine delle lezioni: Gennaio 2010 (comprensivo del periodo di stage e di prova finale).

Impegno richiesto: 1500 ore (comprensive di lezioni frontali, laboratori, studio individuale e stage)

Crediti rilasciati: 60 CFU

Chi contattare per informazioni di carattere didattico: Prof. Luigi Allegri, luigi.allegri@unipr.it

Chi contattare per iscriversi: Servizio Master e Formazione Permanente, Via Volturno 39, 43100 PARMA, tel. 0521/903708 – 3730

Tasse: in ragione dell’intervento finanziario di Mantova terra di teatro la tassa di iscrizione al corso è fissata in € 1.529,24, importo già comprensivo di € 29,24 per bolli virtuali. Per la partecipazione al presente Master è possibile usufruire di assegni formativi (voucher), secondo quanto previsto dai bandi pubblicati sul sito dell’Alta Formazione all’indirizzo internet:

http://www.altaformazioneinrete.it. Per quanto riguarda il bando pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna la compilazione on-line e l’invio cartaceo/recapito della domanda devono esser effettuati entrambi, pena la non ammissibilità, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 18 settembre 2008. Farà fede il timbro postale di invio. Per quanto riguarda le scadenze per la presentazione delle domande per le altre Regioni è possibile consultare i bandi relativi al sito internet precedentemente segnalato.

Titolo richiesto: l’ammissione al corso è subordinata al superamento di una selezione alla quale possono partecipare coloro che, alla data della prova di selezione, sono in possesso di qualsiasi laurea almeno triennale o titolo equipollente.

Posti disponibili: il numero minimo di iscritti per l’attivazione del master è fissato in 20 unità, mentre il numero massimo è di 30 partecipanti.

È possibile presentare domanda di ammissione fino al 12 gennaio 2009.

La prova di selezione avrà luogo il 15 gennaio 2009, alle ore 9,00 presso l’Aula Mulas del Dipartimento dei beni culturali e dello spettacolo, P.le della Pace 7/A, Parma.

 
 
 

 

 23.05.2008 - TEATRO-Arlecchino d'Oro, Festival europeo del teatro di scena e urbano
VISITATE IL SITO www.teatrofestival.org PER IL PROGRAMMA E LE INFORMAZIONI!
biglietteria on-line www.ticketone.it
biglietteria a Mantova Spazio Mtt via San Longino 1/b


In Italia e altrove, di tanto in tanto, nascono dibattiti e polemiche sull’uso più o meno improprio della parola Festival. Ci si chiede quanto le manifestazioni etichettate da questa sigla siano davvero utili alla vita culturale di un territorio e alla ricerca artistica che spesso gli organizzatori proclamano. Alcuni sottolineano come  le risorse spese nei festival siano sottratte ad altri processi sociali, meno esclusivi ma più utili.

Eppure… L’idea di concentrare in un breve lasso di tempo manifestazioni ed eventi di grande portata è sembrata vincente già nel lontano passato, in relazione a campi molto diversi fra loro. In fondo, le stesse Olimpiadi nascono per creare una zona lontana dalla quotidianità in cui esercitare una legge superiore alle guerre ed ai conflitti: l’inalienabile diritto dell’uomo ad esprimersi, attraverso il corpo, la voce, la parola, gli strumenti dell’ingegno. Liberarsi dal condizionamento del calendario, proclamare un periodo di festa, riunire soggetti  diversi e di solito lontani, corrisponde ad un sogno profondamente legato all’immagine stessa del Teatro, che fin dalle epoche più antiche si contrappone attraverso episodi rituali al ritmo consueto dell’esistenza.

Oggi, la parola Festival, sebbene spesso abusata, può ancora evocare magia e invenzione, tanto più quanto essa corrisponde in effetti ad un vero superamento delle convenzioni. Basta la semplice considerazione dell’opportunità di avvicinare operatori di stili e contenuti differenti per schiudere un panorama nuovo, da cui partire allo scopo di inventare altri mondi. Infine, non bisogna trascurare l’aspetto economico, ovvero i risparmi di tempo, finanze ed energia che si ottengono costringendo gli artisti in un perimetro chiuso di spazio e di tempo, quasi fossero antichi duellanti che danno il meglio di sé interpretando correttamente ogni minima asperità del terreno. D’altronde, l’arte non nasce forse dal conflitto tra libertà e occasione, tra confine e salto?

Naturalmente, poiché al giorno d’oggi, in Italia e altrove, la maggior parte delle manifestazioni a cui abbiamo accennato si sviluppano grazie al finanziamento deciso dagli amministratori pubblici, questi medesimi amministratori sono chiamati al difficile compito di adempiere alle aspettative della comunità, creando contemporaneamente il campo in cui si eserciterà l’invenzione. Se svolgono quest’opera con serietà e con rigore, riuscendo a non disperdere le risorse non enormi di cui la cultura dispone, avranno di fatto promosso un cammino sia educativo che operativo, contribuendo fra l’altro alla crescita di attività lavorative e di gruppi creativi nel luogo in cui il festival si svolge.

L’esperienza del Festival Teatro di Mantova corrisponde ogni anno ad una scommessa affascinante, fortemente voluta dall’amministrazione comunale. Nel 2008, dal 20 al 29 giugno, oltre 60 eventi interagiranno con gli edifici della città antica e moderna, in luoghi rinascimentali o novecenteschi, in un rapporto stretto tra l’ambiente e la cultura dei molti che interagiranno con gli spettacoli. E’ l’edizione questa che si ispira al tema de Il Genio e le Città, a indicare quanto siano plurali le caratteristiche di un territorio, e quanto ancora oggi il lavoro intenso del teatro sia ispirato da un genio che appare e scompare, modulando la forza della rappresentazione. Nei molti appuntamenti che verranno proposti si riscontra un particolare interesse per quella che un tempo era definita avanguardia teatrale, e che oggi più correttamente si esprime come teatro destinato con particolare intensità alla ricerca. Merito anche di Dario Moretti, che ha inteso contattare compagnie prestigiose, molte delle quali opereranno attraverso laboratori in stretto contatto con le persone interessate a questa esperienza.

Non manca un alto apporto internazionale (la Fura del Baus e la sua angosciosa meditazione sulla contemporaneità); non manca una particolare accentuazione del carattere musicale del genio artistico (tra Meredith Monk e le affascinanti sonorizzazioni dei Giardini Valentini). Ma l’altro fulcro della manifestazione verte sulla figura di Antonin Artaud, massimo interprete del teatro novecentesco, che risveglia in noi, nelle sue disperate avventure, il nome di Umberto Artioli, che lo studiò e lo interpretò forse più di ogni altro. Le compagnie del territorio sono state chiamate a cimentarsi con questa presenza, che speriamo agiti e increspi il grande mare delle rappresentazioni.

Da piazza Erbe al Teatro Ariston, dal Castello di San Giorgio a piazza Leon Battista Alberti, dal quartiere di Lunetta alle Cantine di Vincenzo, una tensione liberatoria muoverà la città, suscitando nel futuro altri sogni, altre invenzioni, altre rigorose pratiche creative. 

Giovanni Pasetti
Presidente della Fondazione "Umberto Artioli"
Mantova Capitale Europea dello Spettacolo
» link segnalato
 21.04.2008 - Sabato 17 maggio LE FACCE DI PAGANINI alla Casa del Mantegna a Mantova, ore 21.30

Sabato 17 maggio
Casa del Mantegna – Mantova

LE FACCE DI PAGANINI storia d’amore e di gelosia
performance di Teatro Musica
con Francesco Manenti e Marco Rebeschi
regia di Marco Rebeschi
musiche di Niccolò Paganini
eseguite dal vivo da Sandro Volta, chitarra e Maurizio Cadossi, violino
produzione LoSguardodell’Altro - Il Teatro del Disincanto

Le Facce di Paganini storia d’amore e di gelosia parla di amore, di miserie umane e di sentimenti delicati, di invidie, gelosie e incomunicabilità.
L’oggetto amato è rappresentato dal materiale scenico: due grandi palle e un uovo.
Il rapporto tra i personaggi e gli oggetti si rivela allegoria del senso del possesso mentre metafora dei limiti umani rispetto al cosmo, che non ha mai costrizioni, sono le ingessature degli attori, simboli di contenzione.
La poesia e l'ironia conducono i protagonisti verso una dimensione evanescente che diviene controscena del pensiero silenzioso (omaggio a Charlie Chaplin, a Buster Keaton e all'assordante faccia di Ettore Petrolini) dove l'unica realtà è la musica, come elemento narrativo al di sopra dei conflitti e delle miserie.


Lo spettacolo consiste nell’esecuzione dal vivo di due brani di Paganini sui quali verrà messa in scena una breve pièce della durata totale di 26’ circa.

Il violino e la chitarra sono gli strumenti emblematici della vita di Niccolò Paganini. La ricerca di Maurizio Cadossi e Sandro Volta, è rivolta ai dati espressivi e belcantistici che furono tipici dello stile strumentale da camera del primo ottocento.
La musica ci trasmette la concezione della composizione per Paganini, la chitarra rappresenta i temi centrali che il violino impreziosisce, in maniera fantasiosa e vivace. Il Cantabile e Valse e il Duetto Amoroso per chitarra e violino sono i brani sui quali si sviluppa la breve pièce di Marco Rebeschi e Francesco Manenti e narra in musica le alterne situazioni anche affettive e psicologiche di due innamorati, che ben si armonizza con le movenze degli attori e con i loro continui giochi di sguardi, di attenzioni reciproche, di fughe, di scontri e riavvicinamento.

 




 10.04.2008 - mantova teatro 2007 2008 chiude con NESSUNO E' SCOMPARSO di Luca Bonaffini
MARTEDì 15 APRILE ALLE ORE 21 PRESSO IL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA VA IN SCENA NESSUNO E' SCOMPARSO DI E CON LUCA BONAFFINI, PER LA REGIA DI FEDERICA RESTANI.

Con la partecipazione straordinaria di

Emiliano Paterlini, pianoforte

Giancarlo Campilli, basso fretless

Nicola Martinelli, batteria

Luca Bonaffini, voce

Barbara De Gabrielis, nel ruolo di Capitan Nemo

 

Testi e musiche delle canzoni di Luca Bonaffini

(tranne “la lettera” di T. Lanucara)

 

Commenti musicali di: Emiliano Paterlini

Testi teatrali di: Luca Bonaffini

Produzione Ars Creazione e Spettacolo

Difficile definire il genere di uno spettacolo come questo, se con “genere” si intende una forma precisa, definita e perché no rassicurante. Qui nulla rassicura, tutto emoziona e dunque induce al pensiero, alla reazione, obbliga a partecipare. Del resto che “genere” ha la musica quando nasce da una scrittura che è il mondo, con tutte le sue pieghe e colori in sfumatura? Qual è il “genere” di una parola poetica, che forse perché troppo umile, sente il bisogno di strumenti musicali e di un cuore per sussurrare agli uomini rimasti ad ascoltare. Bonaffini usa ognuna delle sue innumerevoli corde di cantautore per manifestare il suo ritorno, con un’umanità e una naturalezza che sono davvero universali.

“Nessuno è scomparso”, anche senza il palcoscenico a disposizione, è già una rappresentazione viva e vitale dell’esperienza dell’artista: la rinascita dopo un’apocalisse, come sagacemente accenna nel prologo, il rinnovamento dello sguardo che osserva una galleria granguignolesca di tipi umani che hanno esaurito la loro linfa, mentre il nostro autore è appena “risorto” a se stesso, l’accettazione dell’autoironia come pratica depurativa e senza azzardo salvifica.

Lo spettacolo accoglie questa esperienza umana e musicale e le offre una collocazione amica: le dona una scatola magica, in cui il mondo scomparso e quello nuovo dialogano nella leggerezza della fiaba. Accompagnato da una vasta installazione dell’opera di Vittorio Bustaffa, che per Bonaffini ha sapientemente creato un corrispettivo iconografico, il concerto diviene teatro di esperienza attiva, l’occhio vede il mondo di Nessuno, l’orecchio ne percepisce i suoni, il cuore le emozioni. In realtà dentro la musica tutto questo è già contenuto. Non si è fatto altro che offrire una casa al ritorno di Ulisse, con appesi alle pareti i ricordi e le tappe evocate della strada percorsa, e sullo sfondo un castello stradale che indica il futuro di ognuno.

Una poesia che dura il tempo dell’intero spettacolo, da sperimentare con tutti i sensi, questo il nuovo spettacolo di Luca Bonaffini, che con tratto lieve e non invasivo ho cercato di restituire.

Federica Restani

Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo

Largo XXIV Maggio, 13 – Mantova

tel. 0376 221259

e-mail: fondazione@capitalespettacolo.it

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(biglietti in vendita la sera di spettacolo presso il Teatro Sociale)  

 07.04.2008 - MARTEDì 8 APRILE L'UCCELLO DI FUOCO E' A MANTOVA!
MARTEDì 8 APRILE 2008 ALLE ORE 21 PRESSO IL TEATRO SOCIALE IL BALLETTO DEL SUD PORTA  IN SCENA L'UCCELLO DI FUOCO DI IGOR STRAVINSKIJ CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI LINDSAY KEMP.

Note del coreografo

E' il 24° balletto che creo per la compagnia. E come ogni nuova produzione l'attesa di vedere se l'idea e il prodotto finito coincidono, se l'intuizione mantiene le aspettative, se l'interprete scelto sostiene il ruolo sono i dubbi che mi accompagnano sino alla "prima rappresentazione". Cerco di rivivere la magia dei balletti attraverso la scoperta dei sottili legami che legano la cultura e l'iconografia russa alle tradizioni bizantine - radice comune quindi alle apparentemente lontane terre italiane che a Bisanzio erano in costante contatto: Venezia, Ravenna, il nostro Salento.

Creo la coreografia per "L'uccello di Fuoco" in una versione fiaba-mito dove il principe è eroe, l'uccello di fuoco è divinità antica - una fenice che attacca e combatte, in questo spettacolo il male e il bene si oppongono in maniera epica e non ironica, come ho fatto altre volte.

L'argomento è tratto da una fiaba russa è narra l' avventura del principe Ivan Tsarevitch che combatte con un mago potente e cattivo: Kaschej, che tiene prigionieri e sotto incantesimo principesse e cavalieri. Penso ad un "Uccello di fuoco" leggendario, come se lo avesse narrato Tolken, una creatura alata nata da un braciere, una fiaba che diviene o ritorna mito in una versione nuova, lontana da ogni edizione precedente. Con l’immagine del volatile incandescente non esprimo l'idea di leggerezza ma di forza, la forza di un dio; un uccello che vola è anche sinonimo di libertà: l'uccello di fuoco è il riscatto di chi è prigioniero e la sua piuma è il simbolo di quest'idea.

Ho cercato una strada differente da quelle magistrali già fatte sinora, ossia quella originale di Mikael Fokine, o quelle di George Balanchine, Serge Lifar, John Cranko e di Maurice Béjart. Non mi rifaccio alla Russia sovietica, ma racconto quella popolare dove convivono il mito con il mitologico, dove il bene e il male si sfidano e combattono in maniera eroica e violenta.

Mi sono ispirato ai film di avventura fantasy, genere oltretutto che con vergogna dichiaro il mio preferito. E precisamente ad un “capolavoro” degli anni 80: “Conan il Barbaro” diretto da John Milius, dove l'eroe è un distruttore dal cuore di pietra. Che poi, quando si innamora, svela il suo aspetto principesco e nobile nelle azioni più eroiche. Il film è ambientato in una terra che si identifica con la Siberia in un rapporto con la Mongolia; quindi una Russia preistorica, dove è presente la figura di un principe di stirpe reale ma guerriero. Il personaggio di Conan era stato affidato all'attore austriaco Arnold Schwarzenegger, che proprio con questo film iniziò a farsi conoscere dal grande pubblico.

La pellicola è tratta da una serie di racconti dello scrittore statunitense Robert Ervin Howard (1906 –1936) il vero iniziatore dell'heroic fantasy, nonché uno dei massimi esponenti della letteratura dell'orrore e grande interprete del romanzo d'avventura. La sua vita difficile, i suoi spostamenti pressoché nulli e la tragica conclusione della sua esistenza (suicidio) lo accostano molto da vicino con il nostro Emilio Salgari. Il cattivo di “Conan”, Tulsa Doom è un mago-serpente che ho identificato in Kaschej che protegge il suo uovo: uccello e serpente che combattono sono inoltre una delle immagini più belle e tipiche dell'iconografia mitologia della guerra. Il mago Katchej rappresenta inoltre la cultura orientale progredita e fantasiosa a confronto con quella dei barbari distruttori. Ho poi immaginato delle principesse rapite, senza tiara né con il costume popolare russo, ma seminude e  sensuali.

Una rilettura della vicenda, con grande attenzione alla musica di Stravinskij, opera considerata universalmente un capolavoro. Nell'Uccello di Fuoco, Stravinskij, è molto vicino al suo maestro Rimskij-Korsakov, del quale ho coreografato l'affascinante poema sinfonico "Sheherazade". Ho trovato molte similitudini musicali tanto da decidere di presentare prossimamente i due spettacoli legati in un'unica serata. La musica de " Le Noce" o della "Sagra" sono molto diverse da questa nel quale mantiene un legame più forte con il gusto romantico.

 

Fredy Franzutti

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