Titolo: |
«Gionta Sua Maestà a Motra... » |
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Abstract: |
Descrizione dell'arrivo a Motra di Eleonora Gonzaga, della partenza dopo il pranzo del giorno seguente e del soggiorno, durante la notte, in un monastero presso Innsbruck. Da qui si è snodato il grande ingresso a Innsbruck, con un lungo corteo. All'ingresso della città vi era un grande arco trionfale molto elaborato; anche in piazza c'era un grande arco ricco di decorazioni, con una cupola sostenuta da quattro pilastri, all'intero della quale alcuni moschettieri suonavano con flauti, piffari e altri strumenti. L'Imperatrice, dopo aver passato la piazza, si è recata alla chiesa di San Francesco, alla porta della quale l'attendeva non solo l'Imperatore con il suo seguto, ma anche il Vescovo di Montopoli (che le porgeva un Reliquiario da baciare) con il Suffraganeo di Bressanone e i francescani della chiesa. Il corteo è poi entrato in chiesa secondo un ordine ben preciso. Dinanzi all'altare maggiore, dopo un breve sermone, il Vescovo ha rinnovato lo sposalizio e poi gli sposi si sono posti sotto due baldacchini. Si descrivono i loro abiti. Il Vescovo ha intonato l'inno Te Deum Laudamus, eseguito dai musicisti della cappella imperiale con voci e strumenti. Terminata la cerimonia, le Maestà si sono recate a Palazzo nelle loro stanze; in seguito, in una grande sala, si è tenuto un sontuoso banchetto. La tavola imperiale era sistemata su un palco, con un baldacchino sopra le sedie degli sposi. I primi cibi sono stati serviti con invenzioni di figure e animali. In un angolo della sala vi era un palco con cinquanta/sessanta musici che allietavano i commensali in vario modo: con brani a molte parti, o a poche, con i soli strumenti oppure con versi «piuttosto recitati che cantati» (si dice che l'Imperatore tenga molto alla musica e spenda per essa almeno sessantamila fiorini all'anno). |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 388, cc. 461-462/446-450
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Note: |
L'intero documento porta il titolo: «Relazione del Viaggio fatto in Germania dalla Maestà dell'Imperatrice Leonora Gonzaga già Principessa di Mantova et hora moglie della Cesarea Maestà dell'Imperatore Ferdinando secondo l'anno 1622 - ma imperfetta».
È disordinata nella sequenza delle carte.
Cfr. L438, L440
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Parole chiave: |
cavalieri, arcieri, alabardieri, livree, panno nero, passamaneria di seta gialla, bianca, nera, moschettieri, salve di artiglieria, arco, piramidi, palloni dipinti, banderuole, cavalli, colonne, figure con corone d'alloro, insegne di Austria e di Mantova, aquile, iscrizioni, cupola, pilastri, flauti, piffari, festoni, ghirlande, statue, Reliquiario, baldacchini, tappezzerie, velluti, tela d'oro, altare maggiore, sermone, ricami d'oro e d'argento, cappella imperiale, palco, invenzioni di figure e animali
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Eleonora Gonzaga/d'Asburgo, Imperatore (Ferdinando II d'Asburgo), Don Vincenzo Gonzaga, Madama Serenissima (Duchessa di Mantova), Vescovo di Montopoli, Suffraganeo di Bressanone
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Luoghi citati: |
Motra, Innsbruck (Palazzo Arciducale, Chiesa di San Francesco)
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Opere e soggetti letterari: |
Inno "Te Deum Laudamus" di autore non identificato
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