Titolo: |
Jacopo Fidenzi a ignoto della Corte di Parma: «Di già a me, a Pantalone... » |
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Abstract: |
Jacopo Fidenzi scrive che a lui e compagni non è pervenuto il salario dovuto, né la patente. Ci sono problemi causati da Trappolino e la moglie. Tutti i comici sono in difficoltà, costretti a vendere o a impegnare. Trappolino sembra voler formare una nuova compagnia, con la moglie. Aspettano i comici dalla Francia, dove hanno interpretato un'opera in musica con intermedi favolosi. Ricorda che la compagnia è stata formata dal Duca Odoardo: gli aveva donato un vestito che ora ha dovuto vendere; scrive che se il Duca dà disposizioni procureranno le parti che mancano. Chiameranno Orazio, per dargli due parti. Mentre scrive è giunto il Dottor Chiesa da Mantova, del quale in calce vi è una annotazione. |
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Provenienza: |
Parma, Archivio di Stato - Teatri e spettacoli farnesiani
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Segnatura Originaria: |
b. 1, II, cc. 156-159
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Note: |
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Parole chiave: |
Dottore, Pantalone, Innamorato, seconda donna, vestito
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Comici: |
Jacopo Fidenzi (Cinzio), Armellina, Pantalone, Brighella, Girolamo Chiesa (Dottor Violone), Aurelia, Mario, Todeschino, [Marc'Antonio Carpiani] (Orazio), Compagnia del Duca di Parma, [Giovan Battista Fiorillo] (Trappolino), Moschetta
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Persone notevoli: |
Duca di Parma, Odoardo Farnese
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Luoghi citati: |
Piacenza, Bologna, Pavia, Mantova, Francia
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Opere e soggetti letterari: |
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