Titolo: |
Stazio Gadio alla Marchesa di Mantova: «Vostra Excellentia per altre mie intese... » |
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Abstract: |
Isabella d'Este viene informata da Stazio Gadio dell'accoglienza riservata al figlio Federico presso la corte di Urbino. Apprende così che per tutta la durata del carnevale si sono tenuti balli, pranzi e cene, con la compagnia di gentiluomini e personalità di rilievo, come Pietro Bembo o Giacomo da San Secondo. La domenica di carnevale la Duchessa di Urbino, Federico e tutte le damigelle di corte si sono recati a casa di un parente dello sposo della Grossina. Qui, prima si è ballato poi si è fatta una commedia «non molto laudabile né de inventione né de ben recitata»; in seguito, dopo una ricca cena, si è recitata un'egloga pastorale in lode di Costanza, poi si è danzato nuovamente. Il lunedì si è ballato in corte, dove è stata rappresentata un'altra egloga pastorale, questa volta in derisione di un servitore del Duca, che da pochi è stata lodata: in realtà, anche le Duchesse non erano state informate sul reale contenuto del testo e ne sono rimaste deluse. Cene e balli hanno caratterizzato anche il giorno di carnevale, con gran divertimento di Federico, che si è mascherato. Stazio sottolinea che in tutte le occasioni di svago il giovane Gonzaga è sempre riuscito a mantenere decoro e contegno. Passato il carnevale, Federico ha iniziato gli studi del canto e del clavicordo. Non ha invece lo stesso interesse per le lettere, nonostante riesca a imparare a memoria versi di Virgilio. La partenza per Roma non è ancora stata fissata. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 1077, cc. 305-306
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Note: |
Cfr. C6774.
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Parole chiave: |
carnevale, egloghe pastorali, maschere, clavicordo, canto, letteratura, versi di Virgilio
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Statio (Stazio Gadio), Marchesa di Mantova, Federico Gonzaga, Duca di Urbino, Duchessa di Urbino, Pietro Bembo, Simonetto Fregoso, Alessandro Trivulzio, Giacomo da San Secondo, Grossina, sposo della Grossina, Monsignore di Ivrea, Papa
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Luoghi citati: |
Urbino (Palazzo ducale), Roma
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Opere e soggetti letterari: |
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