Titolo: |
La Marchesa di Mantova alla Duchessa di Ferrara: «Heri la Maestà Cesarea venne... » |
|
Abstract: |
Isabella d'Este racconta alla Duchessa di Ferrara l'entrata in Bologna dell'Imperatore. Riferisce infatti che il giorno precedente la Maestà Cesarea è giunta da Castelfranco fino alla Certosa, distante un miglio da Bologna, accolto prima dal Governatore e dal reggimento della città, poi da tutti i cardinali, insieme a un numero ragguardevole di gentiluomini; Sua Maestà ha trascorso la notte alla Certosa. L'indomani c'è stata l'entrata, «alle circa 22 hora». La Marchesa descrive l'ordine tenuto nel corteo di accompagnamento, a cominciare dalle compagnie di cavalleggeri con le lance, seguite dall'artiglieria, poi da quattordici bandiere di fanteria, in parte con gli archibugi in parte con picche e alabarde, poi dai cavalleggeri borgognoni, e via dicendo. I gentiluomini di Sua Maestà erano vestiti con diverse fogge e imprese, così come i paggi e le guardie imperiali. Contemporaneamente è uscito da Palazzo il Papa, in abito pontificio, condotto su una sedia (gestatoria), circondato dai suoi camerieri e cubiculari, preceduto dagli ambasciatori, da tutti i cardinali, da vescovi e prelati. Sua Santità si è accomodato su un tribunale in legno, coperto di panni bianchi e rosa, allestito sopra le scale davanti alla chiesa di San Petronio. Sua Maestà ha raggiunto la chiesa a cavallo, procedendo sotto un baldacchino di broccato d'oro portato da gentiluomini della città, e, una volta smontato, si è presentato al Papa e gli ha baciato i piedi, la mano e la bocca. Sua Beatitudine l'ha accolto benevolmente e l'ha fatto sedere alla sua sinistra. La Marchesa riporta la frase pronunciata in lingua spagnola dall'Imperatore al cospetto del Papa e le parole di risposta di quest'ultimo. A seguire Sua Maestà ha offerto in dono molte medaglie d'oro, per un valore di mille scudi. Dopo una visita all'interno della chiesa di San Petronio, le due autorità hanno raggiunto separatamente i loro alloggi in Palazzo, che pare siano contigui. Isabella è rimasta molto colpita da una tale spettacolo e confessa di non aver mai visto nulla di simile. Non può dilungarsi sul descrivere dettagliatamente tutto, ma non può tacere che per le strade attraversate dall'Imperatore si spargevano monete d'argento e d'oro in segno di letizia e di liberalità. Si augura che il colloquio per il quale le due autorità si sono incontrate porti buoni frutti e pace alla Cristianità. |
|
|
Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
|
Segnatura Originaria: |
b. 3000, libro 49, cc. 65v-67r
|
Note: |
Cfr. C7584.
|
Parole chiave: |
reggimento bolognese, alloggi, cavalleggeri, lance, cavalli, artiglierie, guastatori, bandiere, fanteria, archibugi, picche, alabarde, cavalli borgognoni, armi bianche, «saglioni», velluti, livree, paggi, elmetti, sopravvesti, imprese, berretti di velluto, abito pontificio, sedia (sedia gestatoria), camerieri papali, cubiculari papali, ambasciatori, cardinali, vescovi, prelati, tribunale di legno, panni, guardie imperiali, cavalli giannetti, broccato d'oro rizzo, «saglii», giuponi, raso, baldacchino, medaglie d'oro, monete d'argento, monete d'oro, liberalità
|
Comici: |
|
Persone notevoli: |
Marchesa di Mantova (Isabella d'Este), Duchessa di Ferrara, Imperatore, Papa, Governatore di Bologna, Cardinali di Bologna
|
Luoghi citati: |
Castelfranco [Castelfranco Emilia (Modena)], Bologna (Certosa, Palazzo, chiesa di San Petronio)
|
Opere e soggetti letterari: |
|
|
|