Titolo: |
Rodolfo Gonzaga e Francesco Secco al Marchese di Mantova: «Harà Vostra Illustre Signoria inteso... » |
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Abstract: |
Rodolfo Gonzaga riprende il racconto delle nozze dei Re di Napoli, descrivendo quanto successo a partire dal venerdì 12 settembre. Riferisce che quel giorno la Regina si è riposata in Castel Capuano, dove ha accolto le visite e i doni di molti ambasciatori. Sabato mattina Don Giovanni si è recato dal Legato, il quale lo ha vestito da cardinale e lo ha portato ad ascoltare «una messa piana»: da quel momento Don Giovanni è sempre comparso nelle vesti cardinalizie, con l'eccezione del cappello, portando ancora quello da protonotario. Dopo il vespro il Re di Napoli ha raggiunto Castel Capuano, dove si sono tenuti feste e balli: la Regina e le sue dame hanno ballato alla maniera [napoletana?]. La domenica mattina, il 14 settembre, tutti i signori del Regno e tutti gli ambasciatori, in pompa magna, si sono recati a Castel Nuovo per raggiungere il Re di Napoli, dopodiché il corteo si è spostato a cavallo a Castel Capuano per prendere la Regina: da qui tutti si sono recati, a piedi, in Duomo, dove si trovava già il Legato. Sotto il baldacchino davanti alla porta del Duomo il Legato ha celebrato lo sposalizio con grande solennità, seguito dalla messa. Al termine i sovrani sono stati riaccompagnati alle loro rispettive stanze mentre alla sera hanno tutti raggiunto Castel Nuovo per i festeggiamenti, accolti da fuochi, bombarde, innumerevoli luminarie. In una sala grande del castello si sono fatti balli, «alcune demonstrationi», moresche. Quella notte gli sposi hanno consumato il matrimonio. Il lunedì «al catafalco» sono proseguiti feste, balli e banchetti. Martedì mattina, sempre «al catafalco», è stata celebrata dal Legato l'incoronazione con lunghissime cerimonie. Al termine della messa altri festeggiamenti si sono tenuti in castello, con la libertà per gli ambasciatori di decidere se parteciparvi o meno: Rodolfo Gonzaga e il Secco sono andati. Lì si è ballato nuovamente e Don Federico «fece pure certe demostrationi et moresche differentiate da l'altre et molto belle». Si dice che il lunedì seguente il Re concederà le licenze agli ambasciatori per poter lasciare Napoli. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 805, c. 410
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Note: |
Cfr. C7282.
La lettera è uguale nel tenore a quella inviata, nella stessa data, da Rodolfo Gonzaga e Francesco Secco alla Marchesa di Mantova: cfr. C7284.
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Parole chiave: |
ambasciatori, doni, «messa piana», abiti cardinalizi, cappello cardinalizio, cappello da protonotario, cappe, vespro, [ballo alla napoletana], pompa, catene d'oro, baldacchino, fuochi, bombarde, luminarie, catafalco, corone, licenze
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Rodolfo Gonzaga, Francesco Secco, Marchese di Mantova (Ludovico Gonzaga), Regina di Napoli, Re di Napoli, Don Giovanni, Legato pontificio, Don Federico
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Luoghi citati: |
Napoli (Castel Capuano, Castel Nuovo, Duomo)
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Opere e soggetti letterari: |
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