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DETAILS OF THE DOCUMENT - CALL NUMBER: C-5376

Titolo:
Donato de Pretis al Marchese di Mantova: «Scrisse laltro giorno essendo a Millano... »

Abstract:
Il Duca [di Milano] ha ricevuto solenne accoglienza in occasione del suo ingresso a Genova. Lungo il tragitto fra le due città, a Pavia vanno a rendergli onore due ambasciatori genovesi, altri a Tortona. Per due volte in punti diversi del percorso alcuni giovani gentiluomini di Genova vestiti di seta nera gli fanno reverenza. Quando il Duca scende dal Monte del Zovoli [Passo dei Giovi], lo accolgono circa cento gentiluomini vestiti di velluto scuro con abiti lunghi alla genovese. Venerdi sera il Duca giunge in un luogo chiamato Corneliano, che si trova direttamente sul mare, lontano da Genova circa due miglia. Sabato alle ore 17 circa si svolge il corteo di tutta la "compagnia" del Duca: il governatore Giovanni Adorno e [Giovanni Alovisio del Fiesco] con gli ambasciatori di Spagna e di Napoli, il segretario dei veneziani residenti a Genova e molti gentiluomini della città. Il gruppo si ferma per un'ora nella pianura della «fiumara», insieme agli altri ambasciatori ed al resto della Corte [milanese] per ammirare una lunghissima sfilata a cui partecipano molti gentiluomini genovesi. Chiude il corteo la famiglia «de casa»: prima i ragazzi, circa venti, tutti vestiti di seta scura, parte a cavallo di mule e parte di corsieri, con selle di velluto scuro e frange d'oro attorno; e poi, vestiti a festa, i Sottocamerieri ed i Camerieri a cavallo seguiti da Giovanni Adorno e da [Giovanni Alovisio del Fiesco] con alcuni Primari ed Ufficiali. Terminata la sfilata il Duca [di Milano] si rimette in cammino a cavallo di un corsiero; veste un abito di panno scuro ed ha una collana di «maiette negre cum uno balasso» pendente piuttosto vistoso; alla sua destra procede l'ambasciatore di Spagna residente a Genova ed alla sinistra quello residente a Milano; seguono gli ambasciatori di Napoli, il segretario veneto residente a Genova, il signor Sigismondo d'Este, il signor Galeazzo, lo stesso Donato de Pretis, l'ambasciatore di Bologna, il Conte di [Cayazo], il signor Galeotto della Mirandola, e ancora il Conte di Melzo e il signor Ludovico Gonzaga. E poi passo passo avanza tutta la Corte. Il lungo corteo lentamente giunge fino in città, sempre costeggiando il mare sul quale navigano a vista quattro galee dalle quale arrivano suoni di trombe e molti scoppi e «spingarde». Alla porta della città è stato preparato un baldacchino di «cendale» cremesino foderato di «cendale» bianco con all'interno alcune armi, ma il Duca si rifiuta di entrarvi. Anzi comanda che tutta la processione che lo ha accompagnato fino a lì se ne ritorni indietro. Il Duca quindi rimasto sul proprio cavallo e seguito da Giovanni Adorno, da [Giovanni Alovisio del Fiesco] e dal baldacchino vuoto, passando lungo le strade e le piazze gremite di persone, si reca al Duomo. Incontra gruppi di donne sedute su panche coperte con tappezzerie e vestite di velluto morello cremesino e bianco. Arrivato al Duomo, il Duca viene accolto dal Vescovo e da tutti i preti e poi assiste alle orazioni fatte sull'altare maggiore. Nomina poi, davanti a detto altare, due cavalieri: Ludovico Gonzaga e un figlio di [Giovanni Alovisio del Fiesco], ai quali il signor Galeazzo mette la spada e il Conte di [Cayazo] e quello di Melzo porgono gli speroni. Dopodiche si reca all'altare dove si trova il corpo di Giovanni Battista «a tuor la perdonanza»; uscito dalla Chiesa, accompagnato solo da Giovanni Adorno, da [Giovanni Alovisio del Fiesco], ma senza il baldacchino, si avvia verso il Palazzo del Doge di Genova, dove alloggia e giunto davanti alla porta li licenzia.
Provenienza:
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
Segnatura Originaria:
b. 757, cc. 412-414
Note:
La lettera è una copia, di mano diversa, di quella scritta nella medesima data alla Marchesa di Mantova, cfr. C5375. Cfr. anche C5377
Parole chiave:
seta scura, velluto, abiti lunghi alla genovense, mare, cavallo, mule, cavalli corsieri, collana, pendente, galee, tamburi, trombe, scoppi, cendale bianco, baldacchino, cendale cremesino, armi, panche, tappezzerie, velluto morello cremesino e bianco, orazioni, altare maggiore, cavalieri, spada, speroni, corpo di Giovanni Battista
Comici:

Persone notevoli:
Donato de Pretis, Marchese di Mantova, [Duca di Milano (Ludovico il Moro)], [Giovanni Alovisio del Fiesco], ambasciatori genovesi, gentiluomini genovesi, Giovanni Adorno, ambasciatori di Spagna, ambasciatori di Napoli, segretario veneto, Sigismondo d'Este, signor Galeazzo, ambasciatore di Bologna, Conte di [Cayazo], Galeotto della Mirandola, Conte di Melzo, Ludovico Gonzaga, corte milanese, Vescovo di Genova, Doge di Genova, famiglia [Cavalcanti] e famiglia [Sescalchi]
Luoghi citati:
Genova ([Passo dei Giovi], porto, Duomo, Palazzo [Ducale]), Corneliano (Genova), Milano, Pavia, Tortona, [Mantova]
Opere e soggetti letterari:

Definizione: Lettera
Luogo: Genova
Data inizio: 17/3/1498
Data fine: N/D
Lingua: Italiano
Categorie:
4.2.3 Piazza / strada / giardino
4.2.5 Spazi acquatici
5.1 Ingressi e visite
5.3 Processioni e cortei
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