Titolo: |
Marc'Antonio Padavin al Doge di Venezia: «Per vedere di havere... » |
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Abstract: |
Continua il "convento" di Ratisbona. Si devono affrontare alcune questioni legate al commercio del grano.
L'ambasciatore veneziano ha promesso al Signor [Verda] un buon donativo se farà in modo che l'Imperatore dia via libera al Doge di Venezia. Pare che l'unico modo per ottenere concessioni da Sua Maestà sia quello, appunto, dei donativi. Padavin, sempre a questo proposito, dice che durante l'estate, a Vienna, un Cavaliere di Corte gli fece richiesta di «qualche bichier stravagante» per l'Imperatore, dato che c'è «tanta copia di questi in Venetia, di spechi grandi, belli, di cere e cose simili». Il Cavaliere di Corte fa capire all'Ambasciatore veneziano che l'Imperatore e l'Imperatrice avrebbero gradito ricevere alcuni di questi oggetti in regalo; tra l'altro la Serenissima ne aveva già donati alla Francia e alla Savoia. |
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Provenienza: |
Venezia, Archivio di Stato - Senato, Dispacci Ambasciatori, Germania
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Segnatura Originaria: |
f. 63, cc. 196r-200v
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Note: |
La lettera è datata 04/01/1622 secondo il more veneto.
Cfr. C3152
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Parole chiave: |
donativo, bicchieri, specchi, cera
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Marc'Antonio Padavin, Doge di Venezia (Antonio Priuli), Imperatore (Ferdinando II), Imperatrice (Eleonora Gonzaga), Cancelliere [Verda], Cavaliere di Corte
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Luoghi citati: |
Ratisbona, Vienna, Venezia
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Opere e soggetti letterari: |
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