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Marc'Antonio Padavin al Doge di Venezia: «Seguì martedì passato l'incoronazione... » |
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Abstract: |
Martedì passato si è svolta, in Edemburgh, la cerimonia d'incoronazione dell'Imperatrice a Regina d'Ungheria. La Corona è stata portata dal Palatino, lo Scettro da Esterhazi ed il Mondo [Pomo d'Oro] dal Secchi [Getschi]. L'Arcivescovo di Strigonia unge la Maestà, che poi si ritira nella sagrestia per cambiarsi le vesti per metterne delle «altre pomposissime et ricchissimamente guarnite di gioie». Ella quindi ritorna sull'altare dove l'Arcivescovo le pone sopra la spalla destra la Corona d'Ungheria, ed allo stesso tempo il Vescovo di Vesprin le mette un'altra corona sopra la testa. In quel momento vengono sparati, come di consueto, alcuni colpi di artiglieria e una salva di moschetteria. Finita la messa cantata, gli Imperatori escono con i manti reali, lo Scettro e, tenendo entrambi il Mondo con le mani, si dirigono al Palazzo Imperiale. Lì trovano otto tavole apparecchiate; la prima di queste è per il Nunzio, per l'Ambasciatore di Spagna e per quello di Firenze, per l'Arcivescovo di Strigonia e per il Palatino Tursi (Thurso) «che restò alquanto picato per haversi veduto seder di sopra l'Arcivescovo».
La seconda tavola è preparata per altri Prelati e Baroni del Regno.
Le altre tavole sono invece riservate ai Regnicoli ed ai Comitati, i quali durante il pranzo fanno riferire all'Imperatore, tramite il Palatino, che desiderano andare a fargli un brindisi. Lui accetta di buon grado, così quattro di loro, a nome di tutti, gli si avvicinano «con un gran Belicone in mano» e brindano, per nome di tutto il Regno, alla prosperità ed alla salute di Sua Maestà con l'augurio di lunga vita e felicità nel dominio del Regno. L'Imperatore si fa portare un bicchiere, dà loro ragione aggiungendo che spera che a questo grande segno d'affetto corrisponda altrettanta buona volontà.
Dopo la cena, Ferdinando gioca un poco con gli Ambasciatori e poi si comincia la festa. Balla sette o otto volte «con gran gusto»; mentre l'Imperatrice danza una volta col marito e un'altra con l'Ambasciatore di Spagna. L'Imperatore è molto felice, e si vede, di questa incoronazione.
Il giorno di San Giacomo, cioè quello precedente a questa cerimonia, l'Ambasciatore spagnolo ha offerto un banchetto alle Dame di Palazzo e ad altre della Corte. Nasce una polemica per l'assegnazione dei posti a tavola dovuta alla «disparità di precedenza» fra le mogli dei camerieri maggiori, dei maggiordomi e di altre persone di servizio. L'Ambasciatore è molto confuso sul da farsi e così rimanda la decisione sulle differenze e sulle precedenze all'Imperatore in persona. Le Dame quindi vengono disposte secondo l'ordine stabilito da quest'ultimo. Inizia il ballo, ma le signore accomodate nei luoghi inferiori restano assai scontente e insoddisfatte, nonostante il banchetto sia stato lautissimo. Vengono poi regalate «gioie et altro» a ciascuna di loro, ma per la disparità fra i doni ricevuti «restorno picate tutte».
Mercoledì riprende l'attività della Dieta ungherese. |
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Provenienza: |
Venezia, Archivio di Stato - Senato, Dispacci Ambasciatori, Germania
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Segnatura Originaria: |
f. 62, cc. 258r-260v
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Note: |
Cfr. C3141, L601, L602, L334.
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Parole chiave: |
corona, scettro, Mondo, vesti, artiglieria, moschetteria, messa cantata, brindisi, Regnicoli, Comitati, San Giacomo, Dieta ungherese
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Marc'Antonio Padavin, Doge di Venezia (Antonio Priuli), Imperatrice (Eleonora Gonzaga), Imperatore (Ferdinando II), Ambasciatore di Spagna, Arcivescovo di Strigonia, Palatino Tursi/Thurso, Esterhazi, Vescovo di Echembergh, Secchi/Getschi, Vescovo di Vesprin, Ambasciatore del Granduca di Firenze, Nunzio Apostolico
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Luoghi citati: |
Vienna, Edemburgh/Ödenburg (Palazzo Imperiale, [Chiesa di Santa Maria dei Frati Minori Francescani])
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Opere e soggetti letterari: |
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