Titolo: |
Demogorgon (Battista Stabellino) alla Marchesa di Mantova: «Da poi ché di qua... » |
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Abstract: |
Giovedì 23 marzo il Reverendo Monsignor Don Ippolito (nipote della Marchesa di Mantova) ha organizzato a Belfiore un bellissimo banchetto al quale hanno partecipato anche Madama Renata di Francia, la signora Diana de Contrarij, la signora Violante da Lampognano ed entrambe le figliole della regina di Napoli. I tavoli erano imbanditi di vivande prelibate e nella sala risuonava la musica suonata da pifferi. Dopo il banchetto i convitati hanno iniziato a danzare.
Dopo le ore 21, la festa si è spostata nel giardino del palazzo, con grande rumore di trombe, dove ha sfilato un piccolo esercito di cavalieri armati, splendidamente abbigliati in colori vari, e capitanati da Don Ippolito stesso. Il gruppo si è fermato da un lato del sentiero che attraversa il suddetto giardino e dopo un quarto d'ora si è avvertito un altro suono di trombe e di altri strumenti bellici alla moresca. La porta del giardino si è aperta ed è comparso un cavaliere vestito di bianco, su di un cavallo grande e bello bardato di bianco e oro.
Questo cavaliere solitario e uno dei cavalieri del piccolo esercito si danno battaglia. Stabellino sostiene che quello vestito di bianco fosse il Principe Don Ercole e l'altro, invece, messer Ippolito Malchiavelli. Finito lo scontro si è svolta una corsa all'anello con le lance, a cui hanno partecipato anche gli altri uomini d'armi, e una giostra per la cui vittoria c'era in palio una preziosa collana d'oro.
Dopo le armeggerie, Madama Renata è montata sulla sua lettiga, in compagnia delle due figlie della Regina di Napoli, scortata dalle sue donzelle a cavallo, da carretti di gentildonne e da tutta l'armata. Hanno cavalcato per il territorio, rientrando al palazzo regale verso la mezzanotte e decretando così la fine della festa.
Durante questa intensa giornata si è tenuta anche una bella processione; e sulla croce grande che stava in principio del corteo, formato da uomini del Clero della città, era stata apposta una bolla papale, che annunciava una crociata per ricavare del denaro e per combattere contro i turchi o contro Siena.
Don Ercole ha annunciato un altro banchetto per il giorno 26 marzo. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 1250, cc. n.n.
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Note: |
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Parole chiave: |
pifferi, trombe, strumenti bellici alla moresca, bianco, oro, cavallo, corsa all'anello, lance, collana, lettiga, croce, bolla papale, crociata, denaro, turchi
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Comici: |
Demogorgon (Battista Stabellino)
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Persone notevoli: |
Marchesa di Mantova (Isabella d'Este), Don Ippolito, Renata di Francia, Diana de Contrarij, Violante da Lampognano, figlie della Regina di Napoli, Principe Don Ercole, Ippolito Malchiavelli
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Luoghi citati: |
Ferrara, Belfiore (Verona), Siena
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Opere e soggetti letterari: |
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