Titolo: |
Guidobono Guidoboni al Castellano di Mantova: «Sua Altezza dopo haver veduto... » |
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Abstract: |
Si riferisce al Castellano di Mantova che il [Duca] è stato informato dell'ufficio fatto con i commedianti e della scusa da loro addotta per discolparsi. Pur accettando le scuse, Sua Altezza ritiene ugualmente che questi se ne debbano andare da [Mantova], non volendo che né loro né altri vi recitino commedie. Pertanto dà ordine al Castellano di concedere loro licenza e di far notare al Collaterale il suo strano comportamento, avendo concesso simile permesso senza darne avviso. Se risulterà che altre volte il Collaterale si è comportato allo stesso modo, si dovrà inviare subito una nota delle procedure osservate, da quattordici anni in qua, da lui e dai suoi predecessori. Si ricorda che Filippo Angeloni, quando era a servizio ducale, dava a Sua Altezza immediata notizia dell'arrivo in città dei commedianti per recitare, di modo da poter ricevere eventuali disposizioni a riguardo. Qualora il Collaterale affermi che è consuetudine del suo ufficio concedere simili licenze, soprattutto ai "zaratani", gli si risponda che i tempi sono cambiati e che gli affari dei "zaratani" sono ben altra cosa da quelli dei commedianti. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 1515, fasc. IV, c. 512
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Note: |
La lettera è stata scritta «Dalla strada ch'è fra la Pietra et Verona». Cfr. A2.
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Parole chiave: |
zaratani, normative
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Guidobono Guidoboni, Castellano di Mantova, [Duca di Mantova], Collaterale, Filippo Angeloni
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Luoghi citati: |
Pietra (Padova), Verona, [Mantova]
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Opere e soggetti letterari: |
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