Titolo: |
Paolo Moro a Anselmo Mondino: «Al conoscere io il mio debito... » |
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Abstract: |
A Venezia ci sono state feste e momenti di allegria con artisti, «herbaroli», pescatori. I tedeschi, in serata, faranno una grande festa, con un pomposo apparato di tappezzerie, molti fuochi e tante luci, spari di artiglieria, musica, balli e molta gente. Di tutto questo Moro racconta che nel Fondaco [dei tedeschi] ad ogni finestra vi erano quattro candele, così anche sulle merlature vi erano lumi: lo spettacolo era molto bello e moltissima gente si è recata a vederlo dal ponte di Rialto. Moro descrive anche tutto l'apparato, molto elaborato, con 200 lumi, preparato nella calle di fronte al Fondaco, e sopra la bottega della Pigna, ove vi era una maschera vestita alla turca con una spada in mano, forse per uno spettacolo. Il giorno precedente le Scuole della Dottrina cristiana hanno fatto una processione in piazza e intorno al Palazzo con tutti i bambini della città, con rami di olivo, cantando lodi (qualcuno ha detto che erano 5000). Moro intende mandare un disegno della giornata. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 1504, fasc. I, cc. 39-40
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Note: |
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Parole chiave: |
tappezzerie, spari di artiglieria, candele, lumi, meschera, spada, rami di olivo, Scuole della Dottrina cristiana
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Paolo Moro, Anselmo Mondino
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Luoghi citati: |
Venezia (ponte di Rialto, bottega della Pigna, Fondaco [dei tedeschi], [piazza San Marco])
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Opere e soggetti letterari: |
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