Titolo: |
La Marchesa di Mantova al Marchese di Mantova: «Non ho scritto fin qui a Vostra Signoria... » |
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Abstract: |
Ora che il Marchese di Mantova si è rimesso in salute, Isabella d'Este riprende a scrivere direttamente a lui del suo soggiorno a Roma e a Napoli. Gli riferisce così che, dopo la cena voluta dal Conte di Claramonte, che si è tenuta di giovedì, il sabato mattina è stata invitata a pranzo da Fabrizio Colonna fuori città. Essendo in anticipo, ne ha approfittato per raggiungere il monastero di San Martino dei monaci della Certosa. Il banchetto del Colonna è stato ricco e ben addobbato, e vi hanno partecipato, oltre a lei e all'ospite, soltanto poche e scelte persone. Al termine del pranzo hanno assistito a un'egloga molto bella e ben recitata, durata un paio d'ore: il compositore è un giovane di circa 24 anni, molto virtuoso, che si è distinto anche nel recitare una parte. La domenica, insieme alla famiglia reale e ad altri gentiluomini, è andata al matrimonio della figlia del Marchese di Bitonto con il Conte di «Benaphri» [Venafro?], figlio della Contessa di «Benaphri». La sala del palazzo adibita alle nozze era addobbata di arazzi, di panni bianchi e gialli, ma anche di festoni con le armi dei Marchesi di Mantova e le imprese della stessa Isabella d'Este. Si è danzato a lungo prima della cerimonia nuziale, celebrata dal Vescovo [di Napoli]. Dopodiché si è banchettato, con l'accompagnamento di trombe e pifferi; nei piatti sono state servite vistose composizioni di zucchero, che riproducevano le armi di tutti i signori presenti, e ancora una volta anche le imprese della Marchesa: si stima che questa colazione sia costata circa 200 ducati. Al termine si è poi nuovamente danzato. Il giorno seguente, un lunedì, Isabella è stata invitata dal Marchese di Bitonto a una cena talmente ricca che il suo costo è stato stimato intorno ai 400-500 ducati. Dopo il banchetto si è cantato e suonato a lungo, e infine ci si è seduti nuovamente a tavola. La Marchesa di Mantova avvisa il marito che non partirà prima del venerdì: intende andare via mare fino a Gaeta, e da lì a cavallo prenderà la strada per Roma, dove passerà le feste natalizie. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 2996, libro 31, cc. 58v-60v
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Note: |
Viaggio della Marchesa di Mantova Isabella d'Este a Napoli.
Cfr. C6895, C6897, C6898.
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Parole chiave: |
monaci certosini, monastero, egloga, arazzi, festoni, armi gentilizie, imprese di Isabella d'Este, torce, trombe, pifferi, composizioni di zucchero, bandierine, Natale
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Marchesa di Mantova (Isabella d'Este), Marchese di Mantova (Francesco II Gonzaga), Benedetto Codelupo (Benedetto Capilupi), Fabrizio Colonna, Marchesa di Massa, Diana d'Este, Messer Giulio, Paolo Somenza, figlio di Fabrizio Colonna, Regina di Napoli, «Regina giovane», Viceré di Napoli, Viceregine di Napoli, Duca d'Atri, Marchese di Bitonto, figlia del Marchese di Bitonto, Conte di «Benaphri» [Conte di Venafro?], Contessa di «Benaphri» [Contessa di Venafro?], [Vescovo di Napoli]
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Luoghi citati: |
Napoli (Certosa di San Martino, Palazzo del Marchese di Bitonto), Gaeta (Latina), Roma
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Opere e soggetti letterari: |
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