Titolo: |
«Hieri poi il serenissimo Arciduca Carlo... » |
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Abstract: |
Descrizione del banchetto tenuto dall'Arciduca Carlo in una sala grande di legno nuovamente costruita sopra un bastione della città, ornata di ori e di bellissime tappezzerie. Sono intervenuti l'Imperatore, principi, principesse e più di duecento dame e moltissimi gentiluomini. Sono state servite molte pietanze, con varie carni e dolci. Dopo cena si è inziata una bellissima danza, con la presenza degli Arciduchi Ferdinando e Carlo, e altri sei gentiluomini, mascherati e vestiti riccamente, con broccato d'oro, perle e altre gioie: tutti reggevano una torcia. Sono stati fatti ricchi doni. È stata annunciata al suono di trombe una giostra che il Conte di Luna, Ambasciatore di Spagna, intende organizzare presso il ponte sul Danubio, a cui farà seguire un banchetto reale e una danza. Prima del termine della serata è giunto un dio d'Amore incatenato, senza arco e dardi, che ha narrato piangendo la sua triste sorte. I cavalieri hanno promesso di combattere per aiutarlo. |
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Provenienza: |
Mantova, Archivio di Stato - Archivio Gonzaga
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Segnatura Originaria: |
b. 447, fasc. I/6, cc. 158-160
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Note: |
Cfr. L877, L879
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Parole chiave: |
maschere, broccato, oro, tappezzerie, perle, gioie, torcia, trombe, ghirlanda, diamante, picca, spada, pugnale, padiglione, araldo, dio d'Amore, arco, dardi, cavalieri
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Comici: |
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Persone notevoli: |
[Cavaliere Annibale Cavriani], Imperatore (Ferdinando I d'Asburgo), Arciduca Carlo II d'Asburgo, Arciduca Ferdinando II d'Asburgo, Conte di Luna (Ambasciatore di Spagna), Bernardino Menesel, Conte Francesco della Torre, Principessa Maddalena d'Asburgo
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Luoghi citati: |
Vienna
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Opere e soggetti letterari: |
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