Titolo: |
Muzio Manfredi a Ferrante Gonzaga: «Sono parecchi giorni, ch'io seppi... » |
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Abstract: |
Manfredi ha saputo dell'arrivo a Genova di Ferrante Gonzaga. Se per andare a Guastalla passerą per [Tortona], Manfredi gli presenterą una signora, che potrą udire cantare e suonare.
Si augura che la "Enone" sia compiuta. Nomina delle Epistole di Orazio tradotte da Camillo Camilli. Scrive di aver migliorato la "Semiramis" tragica e prevede di lavorare alla Pastorale durante l'estate.
Comunica che Meschino č morto alla fine di marzo; ha composto due sonetti e un madrigaletto in sua memoria. |
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Provenienza: |
Parma, Archivio di Stato - Epistolario Scelto
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Segnatura Originaria: |
b. 11, cc.n.n. (doc. 25)
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Note: |
Scritta il giorno di Pasqua
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Parole chiave: |
cetra, arpicordo
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Comici: |
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Persone notevoli: |
Muzio Manfredi, Ferrante Gonzaga, Meschino, Costanza, Vittoria [Gonzaga], Duchessa di Ferrara, Duchessa di Toscana, Duchessa di Brunswick, Camillo Camilli, Verticordia
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Luoghi citati: |
Genova, [Tortona], Guastalla (RE), Venezia
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Opere e soggetti letterari: |
"Semiramis" (tragedia), "Semiramis" (Pastorale), Sonetti, Madrigale di Muzio Manfredi, Epistole di Orazio
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